Cos’è l’ictus?

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Cos’è l’ictus

Quanto prima si riesce a trattare un ictus, tanto minore è l’estensione del danno.

ICTUS = EMERGENZA, il tempo è cervello

ICTUS, dal latino icere = colpire, è sinonimo di COLPO (in inglese STROKE), perché compare all’IMPROVVISO.

Il cervello per poter funzionare necessita di un apporto continuo e costante di sangue che trasporta ossigeno e nutrienti.

Ogni arteria alimenta un’area specifica del cervello. I vasi sanguigni che trasportano il sangue dal cuore a tutti i distretti del corpo e quindi anche al cervello, sono le arterie. Si ha un ictus quando una di queste arterie si ostruisce parentesi ictus (ischemico parentesi) si rompe (ictus emorragico). In questo modo la specifica area del cervello nutrita da quella arteria non riceve più il sangue necessario e le cellule nervose iniziano a morire nel giro di pochi minuti = EMERGENZA

Le funzioni controllate da quella zona del cervello vengono meno = SINTOMI

Perché si deve agire rapidamente? Un ictus distrugge circa due milioni di cellule cerebrali al minuto quanto prima si riesce a trattare un ictus tanto minore è l’estensione del danno. L’ictus è un’emergenza, il tempo è cervello l’elemento chiave è riconoscere un ictus e chiamare subito il 112.

Ictus ischemico

Un’arteria del cervello si ostruisce impedendo al sangue di raggiungere l’area cerebrale di pertinenza di quell’arteria. Mancando di ossigeno e nutrienti le cellule di quell’area iniziano a morire nel giro di pochissimi minuti.

L’ostruzione è sempre un coagulo di sangue (trombo) che può essersi formato direttamente nell’arteria cerebrale già danneggiata da aterosclerosi o nel cuore (a causa di fibrillazione atriale), immettersi nel flusso sanguigno (embolo) e arrivare a ostruire un’arteria celebrale di calibro leggermente inferiore alle dimensioni dell’embolo stesso.

Ictus emorragico

L’ictus emorragico è il risultato della rottura di un’arteria cerebrale. Il sangue fuoriesce e si accumula rapidamente e si accumula rapidamente, comprime e danneggia le cellule cerebrali circostanti.

L’ictus emorragico è dovuto principalmente all’ipertensione (trascurata, non ben trattata) e/o alla rottura di un aneurisma

Aneurismi: nella parete delle arterie, fin dalla nascita, ci possono essere delle piccole zone di assottigliamento e indebolimento. In questi punti la parete arteriosa cede e progressivamente si formano dei rigonfiamenti delimitati da pareti sottili che quindi possono rompersi.

Ci sono due tipi di ictus emorragico:

  • Emorragia cerebrale: si rompe un’arteria all’interno del cervello. La causa principale è l’ipertensione. È l’ictus più grave.
  • Emorragia subaracnoidea: si rompe un’arteria sulla superficie esterna del cervello e l’emorragia è prevalentemente nelle meningi (membrane che avvolgono il cervello). La causa principale è la rottura di un aneurisma.

Tia (Attacco Ischemico Transitorio)

Talvolta i sintomi dell’ictus possono regredire spontaneamente, anche dopo pochi minuti. Questo accade quando l’ostruzione dell’arteria è solo temporanea, cioè l’arteria si riapre da sola, almeno in parte, e il sangue può riprendere a fluire.

I TIA sono dei campanelli d’allarme e devono essere presi molto seriamente. Il rischio di avere un ictus entro breve è altissimo, ma nello stesso tempo si offre la possibilità di prevenirlo.

Raggiungendo l’ospedale in tempi brevi, il paziente potrà essere valutato dai medici, ed iniziare un trattamento adeguato per prevenire il vero ictus. L’ictus e i TIA sono emergenze mediche. In presenza di uno o più sintomi di ictus chiama immediatamente il 112 anche se il sintomo passa da solo in pochi minuti, anche prima che arrivi il 112, si deve comunque andare subito all’ospedale.